Anoressia
Molto gravi le conseguenze dell’anoressia, disturbo alimentare di origine psicologica, che riguarda soprattutto ragazze di età compresa tra i 12 e i 25 anni, il periodo del passaggio dall’età infantile a quella adulta. Questo particolare passaggio può infatti risultare difficile in alcuni soggetti: il corpo che cambia e si modifica, la personalità che tende a marcare in maniera più netta i propri limiti e le proprie peculiarità. Questi fenomeni possono spaventare gli individui che li vivono, portando una sorta di volontà di controllo, che spesso si traduce nel controllo del cibo e dell’alimentazione, minando un atavico rapporto che a livello simbolico risulta essere quasi un rito. Ingerire il cibo si traduce nell’ingestione del mondo esterno; ecco perché trascurare completamente l’alimentazione rientra in un ampio discorso di problemi sorti con il mondo esterno all’individuo, il quale si chiude in se stesso evitando ogni tipo di rapporto e di confronto.
Anoressia Nervosa - quali sono i rischi?Il legame con la sfera psichica ci permette di parlare di anoressia nervosa: una diagnosi di questa malattia deve prendere in considerazione alcuni fattori insostituibili, come una perdita evidente di peso stimata intorno a circa l’85% del peso forma; l’eccessiva influenza del peso sull’autostima del paziente; la fobia di ingrassare e l’assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi.
La malnutrizione portata dall’anoressia ha devastanti conseguenze sul fisico e sulla mente. Fisicamente si rischia di incappare in ulcere intestinali, disidratazione, malattie al cavo orale e agli elementi dentali, danni al cuore, ai reni e al fegato, emorragie interne. A livello psicologico risulta subito evidente la scarsa autostima del paziente, episodi di depressione, disturbi della sessualità, evidenti e costanti sbalzi d’umore, problemi nella sfera sociale, con difficoltà nel mantenere rapporti stabili e incapacità di instaurare un confronto con il prossimo.
Proprio la difficoltà nell’imporre o comunque solo nell’esporre la propria volontà, viene sfogata dal paziente nel costante bisogno di dimostrare la propria volontà attraverso il controllo del cibo. L’anoressia va presa per tempo, invitando il malato a recarsi da un medico ai primi accenni di disturbi. Questo perché una malattia del genere può facilmente provocare la morte del paziente, in tempi anche rapidi di degenerazione fisica.
Soprattutto le donne vengono colpite da questo male, e recentemente si è notato un aumento delle pazienti anche in età avanzata, dai 45 ai 55 anni. Di questi tempi la magrezza sembra essere divenuto un canone assoluto di bellezza, e di certo questo fenomeno rappresenta un aiuto alla diffusione della malattia: eppure avere cura della propria linea non rappresenta una patologia, anzi, sarebbe un grave errore accomunare le semplici diete ai disturbi alimentari provocati dall’anoressia. Ecco perché solo un’attenta valutazione medica può mettere in luce la comparsa reale di qualche disturbo di tipo psicologico.
Psicologia e oltre .... letture di psicologia:
www.psichiatriadiconsultazione.it: testi di psichiatria e malattie mentali
www.ilmobbing.net: il mobbing nei diversi contesti sociali
www.combattiladroga.it: Cos'è la droga? Da dove nasce la dipendenza?
www.psicoterapia-psicoanalisi.com: le diverse facce della psicoterapia